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PANICO VINTO! |
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Percorso naturale per vincere gli attacchi di panico |
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dott.ssa Laura Bolzoni Codato "All’apice di una brillante carriera di imprenditrice e psicologa, vengo improvvisamente colpita da gravi e fortissimi attacchi di PANICO, che mi costringono gradualmente, in un terribile processo discendente a non guidare più la macchina, a non uscire più di casa, a non poter più lavorare per molti anni. Con coraggio riprendo la ricerca interiore, che mi porta a riscoprire la mia vera e profonda natura non fisica e a sperimentare direttamente l’amore eterno di cui noi e il Tutto siamo fatti. Vinco definitivamente il panico e creo una strategia completa contro gli attacchi di panico."
IL PANICO E' UNA MALATTIA DA CURARE OPPURE UN PROBLEMA DA RISOLVERE? E' molto importante rispondere a questa domanda, perchè da qui si aprono due strade e due universi completamente diversi . Si parte dallo stesso inizio: l'attacco di panico, con tutta la sua sintomatologia fisica , emozionale e mentale , - che descriverò sotto nella mia esperienza del primo attacco di panico, -ma si concluderà con due finali molto diversi e distanti tra loro. Chi soffre di panico impiega spesso molto tempo per capire che cosa gli sta veramente succedendo e una volta che comprende di essere vittima del DAP, fa fatica ad accettare che un simile brutto e angosciante evento sia arrivato, completamente inatteso, nella propria vita. La prima reazione, dopo la prima confusione nella ricerca di una diagnosi è di resistenza: “Non voglio accettare che sia così, non voglio che sia così!”. C'è quasi un tentativo di nascondere a se stessi e soprattutto agli altri ,tra cui i famigliari di soffrire di uno strano brutto male. Accanto alla resistenza, sorge una sorta di vergogna a mostrare se stessi, come colpiti da questa sfortuna. Quasi si volesse comunicare :"Non voglio avere il DAP e guai se lo vedono gli altri" . Moltissima energia vitale viene impiegata durante l'attacco a soffocarne ogni sintomo visibile, a tentare di bloccare qualcosa che avvertiamo come ineluttabilmente potente , che sta andando fuori dal nostro controllo. Questo tentativo di tenere a bada l’energia vitale, quasi sempre fallisce, innescando tutta la classica danza dei segnali fisici, emozionali e mentali ormai noti e comuni . Quello che rimane è sconforto, senso di impotenza e il timore che l’attacco di panico possa ripetersi ancora, chissà come e chissà quando. A questo
punto appare una possibilità di interpretazione: scelgo di
credere che sono vittima di una malattia oppure scelgo di comprendere
che mi trovo di fronte a un problema che può avere una
soluzione, meglio una risoluzione completa e definitiva, come
è stato per me?
“…
Durante una vacanza all’isola d’Elba in una bella
estate calda, accetto l’invito a cena nel migliore ristorante
di Marciana Marina. Ho 25 anni, mi sono vestita elegante
perché gli ospiti e gli amici sono persone ricche,
professionisti di successo e sento che devo fare bella
figura. C’è il notaio che scherza e vuole
rallegrare tutti con battute divertenti e barzellette,
c’è l’imprenditore che ha
un’impresa di asfalti ma che vorrebbe essere più
famoso e ricco di quello che è,
c’è la moglie tradita e triste che
però tenta di sedurre tutti, c’è il mio
fidanzato distratto e.. ci sono…….io, avvolta da
un DISAGIO MASCHERATO, da una noia mortale, che tento di trasformare in
sorrisi finti, in una situazione fatta di contatti poco veri e di
parole vuote……
Mi piacerebbe molto se tu volessi ricordare : come è stato il tuo primo giorno di scuola? Eri solo oppure c’era la mamma o il papà? Sei nato in clinica, all’ospedale oppure a casa? Ti hanno raccontato come è stata la tua prima uscita nella vita, hai visto gli alberi, un cielo azzurro oppure un semaforo nel traffico? E le tue prime relazioni? Chi ti ha dato il benvenuto alla vita e come lo ha fatto, che parole ha detto,....etc? Sei stato allattato oppure hai ricevuto il latte in polvere? Queste piccole domande possono essere utili per iniziare a divenire consapevole di alcuni aspetti legati all'origine dell'agorafobia. Copyright
2007-2009 Laura Bolzoni Codato. Tutti i diritti sono riservati. IN QUESTO SPAZIO CONDIVIDERO' LA MIA RICERCA E LA MIA PERSONALE ESPERIENZA SUGLI ATTACCHI DI PANICO E SULL'AGORAFOBIA. Studio il problema del PANICO da 25 anni, da quando ne sono stata colpita, prima in forma occasionale e poi ininterrotamente per 10 terribili anni. Grazie al panico ho ripreso un percorso di totale ristrutturazione e trasformazione della mia vita, delle relazioni, del lavoro. Ho voluto indagare e conoscere questo problema in tutti i suoi aspetti attraverso studi di psicologia, medicina, psichiatria, medicina naturale, psicoanalisi, analisi bioenergetica, psicologia analitica di Carl G. Jung, psicologia quantistica, filosofia, naturopatia, condivisione di chi soffriva di panico. Alla fine di un lungo cammino di trasformazione ho avuto l'intuizione illuminante di che cos'è il panico e l'agorafobia e come ci si libera da entrambi. Guarita completamente e definitivamente, ormai da molti anni, ho creato un percorso naturale per vincere gli attacchi di panico e l'agorafobia che ha già aiutato molte persone, giovani e adolescenti. Alle persone che hanno sofferto a causa del panico e ai loro famigliari dedico la mia ricerca, il mio lavoro. .
Ti sei mai sentito a disagio, con il cuore in gola, il respiro che si ferma, il corpo che vacilla interiormente come avvolto in una vertigine, i piedi che non sentono il terreno su cui appoggiarsi, le gambe che sembrano sospese , come se camminassero nell’aria , le mani che diventano quasi anestetizzate , senza vita mentre sei pervaso da un senso di irrealtà che ti fa sentire strano, quasi dissociato in una terribile , sgradevole sensazione di morire e contemporaneamente di impazzire? Questo è un attacco di panico nella sua fase acuta. E’come una violenta silenziosa scossa di terremoto che accade dentro di te improvvisamente, imprevedibilmente , quando la tua attenzione è rilassata e distratta .
PERCHE’ MI ACCADE UN TERREMOTO INTERIORE COSI’ SCONVOLGENTE, SE UN ATTIMO FA ERO TRANQUILLO? C’è
una ragione e un significato nell’apparire improvviso di
questo cataclisma interno?
IL SALOTTINO DOVE CONVERVIAMO INSIEME DEL NOSTRO PANICO
COMMENTO UNA LETTERA CHE MI E’ ARRIVATA Mi scrive un visitatore del sito di 38 anni , bravo padre di famiglia, che soffre di attacchi di panico da molti anni:”Il mio primo giorno di scuola non lo ricordo, l’unica immagine che mi sovviene è quella di un bambino che tiene per mano la sua mamma e cammina non molto felice verso il suo primo giorno di scuola con una paura di lasciare quella mano ed entrare in un nuovo mondo da solo.” Vediamo che cosa mi aveva comunicato in una lettera precedente :”L’attacco di panico mi prende e mi immobilizza quando devo affrontare un viaggio verso una meta la cui distanza da casa è superiore a 20 km ….La cosa succede soprattutto da solo quando sono, in compagnia mi sento protetto dal compagno di viaggio”. Non vedete la somiglianza di quel vissuto che accadeva ALLORA a sei anni e di questo che accade ORA a 38 anni?
E’
lo STESSO EVENTO, che è rimasto lì in
tutti questi anni silenzioso, quasi dimenticato, TROPPO DIMENTICATO . Vuoi la prova ? Pensa a un evento felice della tua vita in cui sei stato bene? Appare subito dal nulla alla tua coscienza e ti sembra di riviverlo come allora, di essere di nuovo lì. Adesso immagina quello che farai questa sera. Non è lì la tua mente, quasi avesse camminato per una strada del tempo magica dove si va avanti e indietro negli anni, nei mesi, nelle ore? Tutto ciò che rimane sospeso nella mente chiede , URLA di essere ascoltato e rivissuto per AIUTARTI a divenire consapevole di quello che è accaduto allora , con la maturità di oggi. Che cosa puoi fare? Osserva, guarda, comprendi TE STESSO PICCOLO A SEI ANNI, parla a te stesso dicendo a quel bambino , a quella bambina tutte le parole che la mamma e il papà avrebbero dovuto dirti, ma non hanno detto:”Adesso sei a scuola è un luogo bello con tante persone amiche, dove imparerai tantissime cose interessanti! Sono qua con te.
Comprendi?
Rifletti. Il primo giorno di scuola eri in uno SPAZIO grande con tanti
bambini e ti sei sentito morire, ma non lo hai potuto mostrare, hai
tenuto duro, sei andato avanti. In quel momento lo SPAZIO ti ha fatto
veramente PAURA. E’ comprensibile! Oggi lo spazio continua a
farti paura.
Sempre lo stesso autore della lettera qui sopra, il papà che vive nel Nord-Est, invitato da me da fare l’esercizio, mi scrive Buongiorno
Dott.ssa Rispondo : Grazie! Bravo Claudio, hai fatto un ottimo lavoro! Permettiti di lasciar uscire quel dolore , piangi tutte le lacrime che non hai potuto piangere allora. Liberati di quella sofferenza, lasciala andare, lasciala evaporare. Non avere paura, quello che il dolore svanito e integrato ti lascerà è forza interiore e pace, pace con te stesso e con quella parte di te che era rimasta lì abbandonata e che chiedeva il tuo aiuto, di essere accolta con amore.
Ti guiderò adesso in un piccolo, ma utilissimo esercizio per darti l’indirizzo di dove devi dirigere la tua attenzione. VI
CONDIVIDO UNA BELLA LETTERA CHE MI HA INVIATO UNA RAGAZZA,
CHE CORAGGIOSAMENTE HA ACCETTATO DI COMPARIRE CON IL SUO NOME. “Gent.ma
Dott. Bolzoni, Rispondo: Anche tu ne uscirai, alla grande, bisogna conoscere il panico e fare tutti i passi giusti per allontanarsi. Conoscenza e azione. La prima azione è la scelta: scegliere con forza di vedere il panico come un problema, non come una malattia. Io ho perso la strada.. non mi sento più parte di un universo armonico...non so se la risposta è davvero nei suoi libri.. ne ho letto tanti ormai e sono tutti lì a guardarmi muti e delusi sulla mia scrivania però le scrivo lo stesso.. Rispondo
a Laura:
quanto
confronto traggo da coloro che senza vergogna si raccontano,
condividono la loro angoscia nella speranza di essere aiutati ma anche
di aiutare.. sono mani che si scaldano reciprocamente per rifarmi al
suo bell' esempio.
IL PANICO SI VINCE IN DUE: QUESTO E’ UN PREZIOSO SEGRETO. La prossima
volta scopriremo altri due segreti sugli attacchi di panico e
sull’agorafobia, che nessuno finora ha mai conosciuto. Torniamo alla mia vita vissuta in compagnia del panico e vediamo che cosa succede dopo quel primo episodio mentre ero nel bel ristorante di pesce all’isola d’Elba. Come gli attacchi di panico diventano cronici. Tornata
a casa dalla vacanza, riprendo la vita quotidiana normale con la
relazione di coppia, il lavoro, gli amici, lo sport.
L’episodio sembra ormai dimenticato, lontano. ANSIA ANTICIPATORIA. Provo a
frequentare solamente ristoranti a conduzione familiare con piccole
sale da pranzo , più calde e intime. Inizio a evitare i luoghi in cui si sono presentati i DAP. Riprendo la
vita normale con questa nuova caratteristica , che riesco quasi a
vivere come un vezzo. “Non vado più a mangiare al
ristorante!”
Come il panico si estende a macchia d’olio in tutte le aree della mia vita.
Eliminati definitivamente i ristoranti dal mio orizzonte, la vita personale e professionale continua con successo e ricca di soddisfazioni. Apparentemente! Dentro di me
il drago chiamato panico , che non è stato né
visto in faccia né affrontato, dorme silenzioso aspettando
di ritornare alla luce quando deciderà di farlo.
Copyright 2007-2009 Laura Bolzoni Codato. Tutti i diritti sono riservati. “Dove va la tua attenzione, là l’energia vitale scorre e i risultati accadono! Chiediti
dolcemente, ma anche fermamente: “Dove va la mia attenzione? Scegli di prendere la tua attenzione e di indirizzarla verso il progetto di rinascere , di regalarti una nuova vita, di avere dei bellissimi fini da raggiungere. Ce la farai! Niente
è più forte di te, niente di quello che senti e
pensi è più forte di te!
LIBRO-EBOOK PANICO VINTO! Percorso naturale per vincere gli attacchi di panico Copyright © 2007-2009 Laura Bolzoni. Tutti i diritti riservati. Libreria online di Arte e Crescita Edizioni
“
Il libro nasce dalla mia esperienza di psicologa e imprenditrice di
successo , che all’apice di una brillante
carriera, ho iniziato a soffrire di terribili e
violentissimi attacchi di panico, che hanno poi accompagnato la mia
vita per 10 lunghissimi anni . Ho ripreso il viaggio più importante della mia vita: la ricerca interiore, la via della consapevolezza di me. Ho iniziato un processo di liberazione da tutto quello che credevo di essere, ma che non ero veramente. Sono uscita dalla zona di conforto in cui vivevo con il “mio panico” e ho ricominciato tutto da zero. Ero disposta a sperimentare tutto, anche ad andare sulla cima dell’Everest oppure su una nebulosa dell’universo stellare, pur di vincere il panico! Naturalmente ho sempre scelto di conoscere e di sperimentare solamente ciò che era naturale e sano. E……….. Questa brutta avventura ha un finale degno di un film d’amore, di una fiaba meravigliosa che ha richiesto un prezzo altissimo per essere proiettata nella mia vita, ……tutta me stessa ho dovuto dare per ricevere in dono la comprensione e il raggio di luce che mi ha mostrato la strada per uscire per sempre dal bosco buio, pieno di rovi che lacerano le vesti, la pelle, il cuore, l’anima! Ho visto la strada da percorrere per venirne fuori, che non è fatta di terapie costose, di tecniche lunghe che durano anni, di farmaci che bloccano i sintomi per un po’, di legami terapeutici che creano dipendenza …… E’ la via della conoscenza, della ricerca scientifica, della crescita personale, della consapevolezza, della trasformazione . Che cosa mi ha detto il panico
mettendomi a terra, all’angolo del ring della vita, proprio
quando ero arrivata all’apice del mio successo personale e
professionale? Quanto tempo ho sprecato,
quanto dolore ho sofferto, quanti soldi ho buttato via in terapie
inadatte, quanto stress ho dato al mio corpo agitato, percosso dal
terremoto del panico! |
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